CONTRARIETÀ RISPETTO A “QUASI” OBBLIGO VACCINO IN SICILIA

8 Lug 2021|Libertà e diritti|

CONTRARIETÀ RISPETTO A “QUASI” OBBLIGO VACCINO SICILIA

Comprendo la pressione mediatica che può ingenerare una Sicilia ‘maglia nera” nelle vaccinazioni, ma nulla può giustificare discriminazioni o pressioni sui non vaccinati, in particolare sui dipendenti pubblici. Questo il mio pensiero rispetto all’ultima ordinanza del Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci che introduce una sorta di obbligo vaccinale ‘soft’ per il personale della Regione.

Dobbiamo sempre ricordare che ad oggi non ci sono evidenze scientifiche tali da comprovare che i vaccini ad ora autorizzati per uso di emergenza prevengano l’infezione, anzi le aziende produttrici e le agenzie del farmaco affermano l’opposto e cioè che proteggono solo dalla evoluzione grave della malattia, e nemmeno totalmente questo rispetto alle varianti oggi prevalenti.
Inoltre sia il recente pronunciamento del Consiglio d’Europa che il Regolamento europeo sul ‘Green Pass’ affermano espressamente la necessita’ di evitare ogni tipo di discriminazione contro i non vaccinati per qualunque causa. In ogni caso, qualsiasi obbligo vaccinale può essere introdotto nel nostro ordinamento solo con legge ordinaria approvata dal Parlamento, vista la riserva di legge inserita in Costituzione.

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