PALERMO GUARDA AL FUTURO – Palermo 30 aprile 2022

Palermo quarda al futuro. Sabato 30 aprile 2022, si è tenuto a Palermo un grande convegno politico e culturale, organizzato e patrocinato da Francesca Donato per favorire il libero dibattito e una circolazione polifonica di idee e proposte per il futuro della città, con la partecipazione di illustri personaggi nazionali e locali.

Il luogo prescelto per ospitare l’evento è stato il parco storico di Villa Castelnuovo, antica residenza del Principe Cottone (promotore della Costituzione Siciliana del 1812 e fondatore dell’istituto agrario della sua tenuta).

Cinque tavole rotonde di mezz’ora ciascuna si sono susseguite alternandosi con intermezzi musicali eseguiti da eccellenti giovani artisti (l’organizzazione artistica è stata curata dal Prof. Marco Amico con la collaborazione del Prof. Giorgio Armato).

 

Gli ospiti sono stati accolti da

Ninni Saladino violoncello – Suite n. 1 per violoncello (J.S. Bach)

 

ENERGIA E AMBIENTE

È noto quanto sia importante ottimizzare tutte le fonti per fronteggiare la drammatica crisi energetica. L’ingegnere Giovanni Pavone affronta il tema della gestione dei rifiuti secchi non riciclabili: l’obiettivo “rifiuti zero” presuppone un cambiamento radicale e a monte dell’intero sistema di produzione. Secondo l’esperto, proficuo sarebbe incentivare nella nostra città la realizzazione degli impianti di produzione di biometano, rendendo così l’umido organico una risorsa preziosa.

In merito all’efficientamento energetico degli immobili comunali, interviene Andrea Comis, secondo il quale è doveroso limitare lo spreco, proprio perché il nostro fabbisogno è in continuo aumento. A tal proposito, il manager d’impresa di impianti afferma che il sistema ibrido rappresenta la migliore strategia per “bilanciare un consumo intelligente con un utilizzo di risorse oculato”. Purtroppo l’obiettivo di convertire tutto in elettrico è irraggiungibile, bisogna pertanto puntare sulla conservazione dell’energia e sul suo utilizzo da parte dell’utente: è l’essere umano che decide quanto usare, e se farlo in maniera intelligente. Il cittadino deve essere dunque informato correttamente, per migliorare il rendimento energetico del proprio consumo.

Sulla questione della tutela dell’ambiente, interviene il Prof. Silvano Riggio, Docente universitario di Ecologia, il quale sostiene la necessità di interrompere la produzione di materiali non riciclabili, poiché questi non possono rientrare nel grande ciclo della Natura. Purtroppo la scarsa collaborazione tra ricercatori scientifici, industria, politica ed economia, ha orientato la società verso il profitto immediato, senza alcuna lungimiranza sulle conseguenze. Bisogna dunque incoraggiare una nuova visione: “la plastica va evitata!”. Riggio infine fa notare come i fumi generati dall’autocombustione della discarica di Bellolampo, che raggiungevano spesso il centro abitato, fossero altamente tossici e cancerogeni. Anche in questo caso il biometano non dovrebbe andare disperso, ma recuperato con l’ausilio della tecnologia.

 

Pausa

Salvatore Onorato pianoforte – Au lac de Wallenstadt, Le cloches de Genève (F. Liszt)

INTERVENTO DEL DOTT. CARLO FRECCERO – Massmediologo

“Talk show e TG dopo 20 mesi di pandemia”

Tra pandemia, fantasma della guerra e crisi economica, Freccero vede una possibilità di sviluppo per la Sicilia, il cui territorio turistico non è stato distrutto dallo sviluppo industriale. Solo così un punto di debolezza può trasformarsi in un punto di forza! Avendo conservato integre le proprie bellezze naturali e architettoniche (molte delle quali patrimonio Unesco), la Sicilia e Palermo hanno grandi potenzialità che meritano di essere incentivate. Il massmediologo, inoltre, vede Palermo come sede ideale per un festival internazionale della filosofia greca e come fiera internazionale dell’agricoltura (soprattutto grazie alla tradizionale coltivazione dei grani antichi). Freccero sostiene la candidatura di Francesca, ricordando quanto coraggiosa sia nel battersi per difendere la Verità dalla propaganda, in un momento in cui “la tv vive uno stato di eccezione mediatica, così come la Politica vive uno stato di eccezione costituzionale”.

 

COMUNICAZIONE E MEDIA

Il Dott. Adriano Frinchi introduce il tema della comunicazione di massa, che purtroppo negli ultimi due anni ha subito una evidente e crescente forzatura mediatica unilaterale e monotematica. Interviene subito il Dott. Francesco Toscano, Presidente di Ancora Italia, che denuncia il trattamento vessatorio e discriminatorio verso tutti coloro che non sono allineanti alla narrazione dominante, tutt’altro che onesta e logica. Non a caso, la più grande fake news è stata quella proclamata da Draghi, secondo cui il green pass avrebbe reso gli ambienti sicuri e frequentati da persone “non contagiose”. Sulla base di questa colossale bugia, palesemente smentita dall’evidenza, sono stati stracciati gli articoli della nostra Costituzione, e questo, secondo Toscano, non è altro che “eversione e golpe permanente”!

 

Segue Alessio Arusa, presidente di Dissenso Nazionale, che esprime la propria stima e il proprio sostegno per Francesca, essendo l’unica che lotta per contrastare la deriva dittatoriale che sta dilagando sia in Europa sia in Parlamento. Arusa infatti denuncia l’eccezionalità della situazione italiana, poiché nel nostro paese vi sono ben tre stati di emergenza: pandemia, guerra e Governo Draghi!

Sul pericoloso legame sinergico fra informazione e potere interviene anche l’avvocato Olga Milanese (Comitato referendum no greenpass), che ricorda come il nostro primo green pass sia stato l’autocertificazione: “nel momento in cui noi abbiamo accettato di esibire un foglio di carta per poter uscire di casa, abbiamo accettato di cedere i nostri diritti fondamentali della Costituzione: quello è stato il nostro primo errore fatale!”. Così come un’altra cessione dei nostri diritti fondamentali è avvenuta con l’accettazione del confinamento nelle cosiddette zone rosse. Tutto questo ha spianato la strada all’introduzione del green pass che è stato prorogato, in sordina, per altri tre anni. Secondo l’Avvocato non saremmo arrivati a questo punto se fosse stata osservata la Costituzione, a partire dal suo tutore primario, ossia il Presidente della Repubblica! Inoltre, inserire l’emergenza sanitaria all’interno dello stato di guerra dell’art. 78 significa tradire la volontà originaria dei nostri Padri Costituenti e dimostra che non si ha alcuna intenzione di porre fine all’attuale situazione emergenziale. L’avvocato ribadisce che “è il diritto che deve dettare le regole, che la Scienza deve seguire!”. La disinformazione invece ha fatto sì che i cittadini si convincessero che quella che è la morale dello Stato diventasse una sorta di diritto, che non trova però alcuna rispondenza nelle nostre leggi. L’Avvocato infine si chiede dove sia finito il potere giudiziario, poiché la salute dell’individuo non può essere definita “un valore recessivo”, e il green pass non è altro che uno strumento di discriminazione! Olga Milanese invita pertanto a chiudere le televisioni per iniziare a ragionare con il cuore e con la mente.

Chiude il dibattito il Dott. Daniele Zuccarello, Presidente di FTL, il quale si chiede se ci sia mai stata una vera comunicazione, poiché la comunicazione è stata prevalentemente unilaterale e priva di un reale contraddittorio: “ecco perché noi oggi dobbiamo fidarci di persone come Francesca, che ci hanno messo la faccia, quando tutti rimanevano zitti, e come l’avvocato Grimaldi, che hanno condotto battaglie concrete!”.

 

 

Pausa

Sonia Sala soprano

Eliana Borsellino pianoforte

Vissi d’arte (Tosca) – (Giuseppe Verdi)

Porgi amor (Nozze di Figaro) – (W. A. Mozart)

Son pochi fiori (l’amico Fritz) – (P. Mascagni)

A vucchella Malia – (F. P. Tosti)

SVILUPPO ECONOMICO

In collegamento da Budapest, il Prof. Michele Geraci (ex sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico e Docente di Economia e Finanza) spiega con estrema chiarezza e preoccupazione che “l’impatto delle sanzioni sui prodotti energetici, carbone, gas e petrolio, che l’Unione Europea ha intenzione di imporre alla Russia non serve assolutamente per la pace”, poiché tali sanzioni non danneggiano la Russia, ma colpiscono l’Italia con un danno stimato di meno 7 punti di PIL! Infatti la Russia può facilmente compensare la perdita di denaro per le mancate vendite, noi invece non possiamo permetterci di rinunciare a delle materie prime che sostentano un’alta percentuale (quasi un terzo) del nostro fabbisogno energetico, in particolare in alcuni settori commerciali e industriali, con numerose conseguenze negative, compresa la perdita di posti di lavoro.

Segue l’intervento dell’Onorevole Pino Cabras, Deputato Presidente di Alternativa, che evidenzia le ombre del PNRR, poiché in gran parte si tratta di “prestiti da restituire ai soliti soggetti che hanno fatto la dittatura dello spread negli ultimi vent’anni”. Inoltre, pur essendoci dei contributi a fondo perduto, questi sono legati ad ulteriori contributi italiani destinati al bilancio dell’Unione Europea.

L’Onorevole aggiunge che questo “contesto di guerra porta ad un drastico impoverimento di tutta l’Europa”, per il venir meno di numerose ed essenziali materie prime che non possono essere sostituite immediatamente, dall’acciaio ai fertilizzanti. Si rischia di andare verso una crisi alimentare, quello che Draghi genericamente definisce “forme di razionamento”, e nella peggiore delle ipotesi, verso una guerra atomica. Cabras denuncia dunque la leggerezza della classe dirigente che sottovaluta la portata catastrofica del conflitto.

Interviene il Dott. Giuseppe Liturri, Economista, editorialista de La Verità, solidale con la battaglia di Francesca in difesa della Verità e contro l’appiattimento della qualità dell’informazione. Secondo Liturri, il PNRR, inteso come strumento per riportare gli investimenti pubblici è auspicabile, ma “è il come che è distruttivo”, poiché impone un pacchetto di condizionalità eccessivamente stringente, attraverso un cronoprogramma rigidamente predefinito e vincolante sino al 2026, che vanifica l’utilità e la flessibilità dell’investimento.

Interviene l’Onorevole Donato chiedendo: “il nostro governo dovrebbe avere la forza, il coraggio e la volontà di fare una scelta simile a quella della Germania, visto che noi siamo il secondo paese europeo per fabbisogno coperto dal gas russo?”. Liturri risponde che in uno stato democratico, a prescindere dalle scelte intraprese, bisogna anzitutto dire la verità ai cittadini, illustrando tutte le conseguenze, in modo tale da poter fare delle scelte consapevoli.

Anche Salvo Longo, rappresentante di M.I.O. Italia, esprime la propria preoccupazione per l’economia di guerra che “va ad appesantire qualcosa che era già massacrante durante la pandemia: oggi molte imprese si trovano in difficoltà e moltissime hanno già chiuso” e ciò si ripercuoterà in altri settori, essendo il nostro un paese che vive anche di turismo, soprattutto la Sicilia e Palermo. Longo invita ad incentivare i piccoli e medi produttori e i piccoli ristoranti locali, i cui guadagni non vanno all’estero ma ritornano tutti all’interno dell’economia italiana.

Conclude Francesco Toscano, esprimendo tutta la propria stima per l’Onorevole Donato: “Francesca è la parte migliore di questo nostro paese, avendo dimostrato di saper difendere le proprie idee senza paura, anche a costo di pagare dei prezzi politici personali molto importanti, mentre altri hanno preferito la comodità delle poltrone, sicurezza che lei ha saputo abbandonare per difendere quello in cui lei crede”. Per questo “un grande risultato a Palermo significa un grande risultato per l’Italia, per tutti quei cittadini che in questi due anni hanno sofferto perché sprovvisti di rappresentanza politica. Può partire da Palermo una vera e propria rivoluzione culturale e politica che ci ponga finalmente fuori da questa tragedia permanente!”.

Christian Barraco violoncello

Suite n. 3

(J.S. Bach)

SALUTE E BENESSERE:

In collegamento il Prof. Alessandro Meluzzi, Psichiatra, interviene sul tema della salute denunciando il piano di privazione dell’autodeterminazione e della libertà dell’uomo, che invece “sono fattori fondamentali di qualsiasi cura” di tradizionale memoria ippocratica. Purtroppo “è stata calpestata la dignità dei medici nella scelta terapeutica, è stata calpestata la dignità dei pazienti nella scelta delle terapie, è stata calpestata ogni buona pratica bioetica, ogni rappresentazione razionale del rapporto rischi e benefici che dovrebbe essere alla base di una medicina umana”. Oggi i medici iniziano ad esprimere il proprio dissenso nei vari Ordini, “ma la mancata resistenza e la mancata deontologia, la mancata etica, il mancato senso di comunità dei medici è stato il principale fattore di rischio di questo periodo”. L’imposizione di una falsa terapia purtroppo sta causando l’incremento di morti e di gravi patologie, sino alla distruzione del sistema immunitario. Lo psichiatra segnala anche gli effetti sul versante della psicologia causati dalle reclusioni del lockdown e dalle mascherine che continuano tuttora ad essere imposte nelle scuole: “se le facce non vengono riconosciute, si determina un quadro di depersonalizzazione”, soprattutto nei bambini. Per questo, secondo Meluzzi, oggi più che mai “salute vuol dire libertà e autodeterminazione!”.

Anche il Prof. Giovanni Frajese, Endocrinologo, mette in guardia dall’accettare il concetto del cosiddetto “nuovo normale”, che in realtà cela tutta la “follia che abbiamo vissuto” a causa di un assurdo muro di omertà, nonostante l’evidenza dei numerosi dati scientifici.

Frajese individua nella strumentalizzazione della paura la radice della perdita della capacità ragionativa e critica delle persone e della loro umanità. E pur essendo trascorsi due anni all’insegna di restrizioni, mascherine e pluridosi “vaccinali”, ancora non si vede la fine del tunnel. Per cambiare direzione, per riprenderci la nostra umanità, sostiene il medico, non bisogna perdere la fiducia nell’essere umano, soprattutto nelle persone che hanno il coraggio di metterci la faccia.

Occorre coraggio per ammettere che migliaia di persone avrebbero potuto essere salvate, e invece sono state abbandonate. L’Avvocato Erich Grimaldi, Presidente di UCDL, si chiede infatti: “quale malattia si può curare aspettando?”. Fin dagli esordi dell’emergenza, tuttavia, migliaia di medici coscienziosi si sono dissociati dal protocollo dell’attesa, curando tempestivamente i malati con le terapie domiciliari. L’avvocato puntualizza che “la colpa è delle istituzioni, che non hanno saputo sfruttare 44mila medici di famiglia che erano un esercito per vincere questa guerra, hanno voluto combattere con una sola arma e con una sola arma non si va da nessuna parte!”, pertanto vi sono delle gravi responsabilità che i ministri, a tempo debito, dovranno assumersi di fronte alla Procura.

L’Avvocato Fulvio Di Blasi, scrittore e ricercatore, svela con grande accuratezza tutte le contraddizioni e gli scandali, taciuti dai media, sulla presunta efficacia e sicurezza dei vaccini ai fini dell’ottenimento dell’approvazione definitiva. Evidentemente: “quando la demagogia politica può permettersi di comprare tutto il giornalismo mainstream, allora c’è una crisi sistemica che va presa in considerazione”. Per questo è necessario dare un segnale forte, attraverso lo strumento del voto.

Enrico Piazza tenore

Andrea Piazza baritono

Giorgio Armato pianoforte

Ständchen

(F. Schubert)

Moon river

(J. Mercer, H. Mancini)

CULTURA E SPETTACOLO

Modera il Dott. Adriano Frinchi, rimarcando la concretezza dell’azione e del programma dell’On. Donato rispetto a chi ancora non ha neanche chiarezza sui candidati. Propone di iniziare il dibattito riflettendo sul luogo comune che “con la cultura non si mangia”.

Il primo intervento è dell’attore Alessandro Cremona, per il quale è proprio con la cultura che si fanno le rivoluzioni, dal momento che la dittatura vive sul degrado sociale e culturale del popolo.

In effetti si tratta di un “omicidio” protratto ormai da anni, che sta dilagando da troppo tempo.

Fortunatamente c’è un popolo che sta reagendo sempre di più e sempre più numeroso. La cultura è fondamentale in questo momento, anche per la mancata partecipazione di molti ventenni, i quali però non hanno colpa, essendo più che fondato il sospetto che tale esito sia frutto di un programma ad opera della politica e dei governi, ossia il programma di radere al suolo sapere e cultura, non permettere più ai giovani di ragionare, di avere senso critico, di poter leggere da Dostoevskij a D’annunzio.

La cultura è anche capace di creare indotti notevoli.

Si rammentano purtroppo casi come quello di Termini Imerese, qualche anno fa, che avrebbe dovuto ospitare un polo di produzione cinematografica televisiva. Che fine ha fatto? Milioni di euro investiti dalla regione Sicilia, evidente spreco del denaro dei cittadini .

Interviene Paladino Florio, che segue già da un po’ Francesca Donato, politica che da sola ha affrontato temi che nessuno voleva affrontare.

Questa città ha bisogno di gente che abbia coraggio, mentre fino ad oggi i politici non ne hanno avuto, hanno sempre fatto attività ‘comode’, per sé o per qualcun altro. Francesca Donato fa invece delle cose scomode sia per lei stessa sia per tanti che vorrebbero continuare indisturbati nella cura dei propri interessi. Adesso necessitiamo però di quel cambiamento che la nostra storia ha spesso testimoniato con l’avvicendamento di tante culture; ragion per cui è nel nostro DNA saper cambiare, sapersi rinnovare. Paladino è il nipote di Vincenzo Florio, una famiglia che ha rappresentato un periodo storico e culturale molto importante, che investiva tantissimo in cultura. “Dobbiamo riprendere la nostra identità, abbiamo tanti tesori, ci siamo seduti su e non li vediamo o siamo assuefatti. I tesori vanno valorizzati, e possono offrire tante opportunità di lavoro. E’ stata creata Casa Florio, associazione culturale che presto diventerà una fondazione. Ha già attirato milioni di visitatori, il che testimonia che con la cultura si può fare economia”.

Prende la parola Salvo Guercio, che loda la cultura popolare come patrimonio comune. Rileva tuttavia come la televisione sia responsabile dell’agonia stessa della cultura popolare. Ammira molto Francesca Donato per la sua abilità di destreggiarsi in trasmissioni in cui è riuscita a

dribblare situazioni insidiose, in talk show politici che l’hanno messa a dura prova. “Lei è coraggiosa, si espone, dà fiducia a tutti noi.”

Segnala da ultimo la fine di piccole realtà nella sua Mondello, come il celebre ‘Baretto’, l’arena Odeon, il campetto da golf, che rappresentavano importanti e amati centri di aggregazione e socializzazione.

L’ultimo intervento è del pilota Nicolas Risitano, il quale trova nello sport un modello che implica sofferenza, impegno, concentrazione sugli obiettivi; modello valoriale estremamente educativo, da trasmettere ai figli, specie in un mondo in cui i modelli mostrati sono superficiali e spingono verso un’involuzione.

 

Chiude la serie di interventi il moderatore, Dott. Frinchi, entusiasta delle parole degli ospiti, che hanno sottolineato come la cultura sia capace di salvare il tessuto sociale. Cita l’iscrizione sul frontone del Teatro Massimo e lascia l’ultima parola a Francesca Donato, chiedendole quale possa essere l’avvenire di questa città.

L’Onorevole auspica che la cultura trovi in questa città lo spazio che merita, è un valore che dà senso alla vita. Si dichiara un’amante dei film di W. Allen, il quale non a caso, nell’elenco delle dieci cose per cui vale la pena vivere, annovera capolavori artistici. Ciò fa capire come alcuni momenti che viviamo grazie alla cultura e allo spettacolo ci rendono talmente felici che rimangono indimenticabili e segnano la nostra storia. Negli intermezzi musicali, fra le varie tavole tematiche, ha voluto far esibire dei giovani musicisti proprio in funzione dell’importante messaggio della valorizzazione dei giovani talenti che questa città sa offrire. Il comparto cultura va sostenuto e incentivato in tutti i modi. La cultura arricchisce, aiuta a pensare e a provare sentimenti, la cosa che più di ogni altra ci rende umani.

 

Giorgio Armato e Rosaria Antona

Condividi su

Potrebbe anche interessarti