Vaccinare i bambini: eroi o martiri?

19 Dic 2021|Covid-19|

 Vaccinare i bambini: Eroi o martiri?

E se lasciassimo che siano semplicemente bambini?

Dopo l’ok da parte dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA, 25 Novembre), il 16 Dicembre è partita la campagna vaccinale per i bambini tra 6 e 11 anni. I bambini accompagnati dai genitori sono accolti nei reparti tra pupazzi colorati e cioccolate, in un’atmosfera festosa surreale, che nulla ha a che vedere con un atto medico che pure presenta ancora tante incognite. Al bambino viene rilasciato anche un braccialetto con scritto “io mi sono vaccinato” da mostrare ai compagni di classe, è un ‘Diploma del Coraggio’ (come a sottolineare che vaccinarsi richiede il coraggio di affrontare un rischio?). Le mamme sono orgogliose del “gesto d’amore” compiuto dal proprio figlioletto.

Una pubblicità diretta ai bambini li invita a diventare Cavalieri per combattere il cattivissimo Drago-coronavirus.

La pozione entra nelle vostre cellule e le trasforma

Il cavaliere-vaccinatore dice “l’arma speciale è il vaccino: la pozione entra nelle vostre cellule e le trasforma (!) in modo che possano riconoscere le cellule (sigh: il virus non è fatto di cellule) del virus e attaccarle” e prosegue “ci sono altre due prove di coraggio per diventare cavalieri: un po’ di mal di testa o di febbre per qualche giorno… una piccola seccatura in cambio della gloria”; e aggiunge: ”diventerete cavalieri anti-Drago, sconfiggerete il coronavirus, e non contagerete genitori e nonni” e conclude con: “ e c’è un premio finale: non farete tamponi e didattica a distanza e farete tutti gli sport che volete”.

A parte le falsità e gli errori scientifici contenuti nel messaggio, è deplorevole che si colpevolizzino i bambini di 5-11 anni come fossero causa di contagio del virus ai genitori e nonni, e che solo con la vaccinazione possano redimersi da quella colpa e diventare eroi con la libertà di fare lo sport e andare a scuola come un premio aggiuntivo. Questa pubblicità che si rivolge direttamente ai bambini, e che minimizza con una superficialità agghiacciante un atto medico con le sue possibili conseguenze in parte già note e in gran parte ancora ignote, è solo un segno della deriva semplicistica e potenzialmente dannosa della campagna vaccinale pediatrica.

Vaccinare i bambini: è indispensabile?

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, “dall’inizio dell’epidemia in Italia nella fascia 6-11 anni ci sono stati oltre 263mila casi, 1453 ricoveri in reparti ordinari, 36 ricoveri in Terapia Intensiva e 9 decessi (dati all’1/12/2021). Inoltre, anche nei casi (e sono fortunatamente la grande maggioranza) nei quali l’infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica, non è possibile escludere la comparsa di complicazioni quali la sindrome infiammatoria multisistemica (una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi), e quello che viene definito “long Covid”, e cioè la comparsa di effetti indesiderati a distanza di tempo. (fonte: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=100802Ma per una valutazione del rischio effettivo non ci vengono detti questi numeri su quale totale di bambini monitorati si riferiscono, e quali eventuali comorbidità fossero presenti (diabete, obesità, altro?) nei piccoli pazienti.

Per contro, uno studio pubblicato dopo revisione su Nature Medicine in cui sono stati seguiti ben 12.023.568 di bambini in Inghilterra, nel periodo Marzo 2020 – Febbraio 2021 sono deceduti 61 bambini positivi per SARS-CoV-2, e di questi solo 25 erano dovuto all’infezione da SARS-CoV-2 (tasso di mortalità: due per milione), di cui 22 a causa della malattia Covid-19 e 3 a causa della sindrome multisistemica infiammatoria pediatrica (MIS-C) associata ad infezione da SARS-CoV-2. In pratica, il 99,995% della popolazione pediatrica adolescenziale con un test SARS-CoV-2 positivo è sopravvissuto (Smith C, Odd D, Harwood R, Ward J, Linney M, Clark M, et al. Deaths in children and young people in England after SARS-CoV-2 infection during the first pandemic year. Nat Med. 2021).

Sicuro che è sicuro?

I dati del clinical trial al 29 Ottobre 2021 si riferiscono a 1444 bambini seguiti per 2 mesi. Il trial NCT04816643 (studio di fase 1/2/3 per valutare la sicurezza, la tollerabilità e l’immunogenicità di un vaccino RNA contro COVID-19 in bambini sani e giovani adulti) terminerà il 18/06/2024; e anche questo significa un periodo osservazionale di soli 2,5 anni (Tanveer S, Rowhani-Farid A, Hong K, Jefferson T, Doshi P. Transparency of COVID-19 vaccine trials: decisions without data. BMJ evidence-based medicine. 2021).

Il rapporto beneficio/rischio deve essere calcolato nel lungo periodo e tenuto conto del numero di somministrazioni, ovvero la domanda è: a fronte di un beneficio nell’immediato (posto che ci sia), quali sono i rischi nell’immediato, breve e lungo termine? Con una efficacia del vaccino in uso (Pfeizer, empiricamente dosato a 1/3 della dose per adulti) che si riduce al 3-4° mese, si devono prevedere 3 vaccinazioni/anno per offrire (non garantire) la protezione da sintomatologie gravi (che nei bambini sono rarissime) a fronte dell’aumento di probabilità di comparsa di effetti avversi per cumulo di danni. Gli studi non ci dicono cosa accadrà tra 2 o 10 anni a questi bambini. Tra gli eventi avversi più comuni sono riportati la pericardite (da cui si può guarire con anti-infiammatori) e la miocardite (che è curabile, ma può ripresentarsi in futuro) (Visclosky T, Theyyunni N, Klekowski N, Bradin S. Myocarditis Following mRNA COVID-19 Vaccine. Pediatric emergency care. 2021;37(11):583-4; Perez Y, Levy ER, Joshi AY, Virk A, Rodriguez-Porcel M, Johnson M, et al. Myocarditis Following COVID-19 mRNA Vaccine: A Case Series and Incidence Rate Determination. Clin Infect Dis. 2021).

Per una rassegna si veda anche Lv M, Luo X, Shen Q, Lei R, Liu X, Liu E, et al. Safety, Immunogenicity, and Efficacy of COVID-19 Vaccines in Children and Adolescents: A Systematic Review. Vaccines (Basel). 2021;9(10).

Vaccinare i bambini protegge gli adulti?

Al di là del fatto che la nostra Costituzione (art. 32) non consente “il sacrificio di una persona per il bene della collettività”, affermare che vaccinando i bambini si riduce la circolazione del virus e con questo si riducono le varianti e si proteggono i genitori e i vecchi non ha alcun fondamento scientifico. Al contrario, gli studi scientifici dimostrano che il virus con le sue varianti (la Delta, nello studio qui citato) circola negli ambienti domestici con eguale tasso di contagio tra vaccinati e non-vaccinati (Singanayagam A, Hakki S, Dunning J, Madon KJ, Crone MA, Koycheva A, et al. Community transmission and viral load kinetics of the SARS-CoV-2 delta (B.1.617.2) variant in vaccinated and unvaccinated individuals in the UK: a prospective, longitudinal, cohort study. The Lancet Infectious Diseases. 2021).

E allora ci si chiede, perché?

Why are we vaccinating children against COVID-19? (Kostoff RN, Calina D, Kanduc D, Briggs MB, Vlachoyiannopoulos P, Svistunov AA, et al. Toxicol Rep. 2021;8:1665-84).

 

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