IO APRO oggi a Bruxelles: riapriamo le attività, curiamo i malati e torniamo a vivere!

20 Apr 2021|Covid-19|

Oggi ho incontrato e sostenuto gli imprenditori di #ioApro in delegazione a Bruxelles per difendere gli interessi degli esercenti chiusi da mesi a causa delle restrizioni Covid. Qui la mia intervista rilasciata alla stampa. Mi preme ricordare che, insieme al commercio, alle palestre ed agli operatori dello spettacolo, i ristoratori, i bar e tutto il mondo dell’intrattenimento e dell’HORECA stanno pagando un prezzo inaccettabile a questa crisi pandemica.
Nessun operatore di queste categorie crede che il virus non esista o che non sia necessaria prudenza. Le richieste sono di semplice buon senso: riaprire le attività economiche e quindi la vita sociale e lavorativa. Da un anno la normalità è negata anche a causa di un modo disordinato e antiscientifico da parte dei nostri governi di affrontare il problema.

 

Riaprire non significa negare il virus o arrendersi ad esso

Riaprire significa stabilire che si può convivere con il Covid-19 lavorando tutti se si applicano i protocolli di sicurezza e se si curano tempestivamente i malati.
È come se, visto il rischio di essere investiti per strada, il governo ponesse il divieto di attraversare, quando invece è sufficiente prescrivere di attraversare con il semaforo verde o sulle strisce pedonali.

Oggi le misure adottate sembrano volere punire tutti, accanendosi in particolare contro alcuni presunti colpevoli.
La soluzione che manca, ormai è noto, sono le terapie domiciliari precoci, proprio perché il Covid-19 c’è ed è pericoloso e quindi va curato tempestivamente. Serve abbandonare il protocollo ministeriale che prevede ancora oggi, nonostante prove scientifiche contrarie, “Tachipirina e Vigile attesa”.

Il tempo per i tentennamenti è ormai finito

Ad oltre un anno dall’inizio della pandemia, sappiamo come curare la malattia ed abbiamo anche prova che le chiusure protratte e reiterate non servono a nulla. Semmai il risultato che si ottiene è che la gente esasperata smette di seguire anche i protocolli di sicurezza elementari.

Riapriamo le attività, curiamo i malati da subito e torniamo a vivere!

Condividi su

Potrebbe anche interessarti