Immunità da guarigione: i link alle conferme scientifiche di cui ho parlato a Di Martedi

13 Mag 2021|Covid-19|

Di seguito i riferimenti alle conferme scientifiche sull’immunità da guarigione, di cui ho parlato a Di Martedi

Tutti comprendiamo che un oggetto cade in quanto attratto da una forza, quella di gravità. Nessuno di noi probabilmente avrebbe saputo elaborare come ha fatto Isaac Newton la legge fisica (la prima legge della dinamica ) che spiega tale fenomeno. La scienza ha il compito di comprendere e spiegare le leggi della natura e procede con continue verifiche e revisioni delle proprie tesi, pur partendo dall’evidenza dei dati e dall’esperienza.

Quindi la scienza non evita il dibattito ed il confronto, anzi lo cerca e lo stimola.

La scienza di cui si parla in continuazione oggi, invece, è fatta di asserzioni assiomatiche spesso non suffragate da studi sufficientemente esaustivi. Pretendendo talvolta di essere infallibile e inconfutabile a prescindere dalle evidenze di segno contrario.
In questo modo la scienza nega se stessa e si trasforma in una sorta di dottrina dogmatica, compromettendo l’affidabilità dei propri ricercatori e sminuendo il prestigio che ha conquistato nei secoli fornendo costantemente prova delle tesi che affermava.
Quando l’affermazione di uno scienziato contraddice principii già noti e assodati dalla letteratura scientifica (come quella per cui l’immunità da guarigione da un nuovo virus non sia neutralizzante e sterilizzante come lo è per tutti gli altri), chiedergli evidenza degli studi sulla base dei quali afferma ciò è – a mio parere – un atto dovuto da parte di un politico. E’ la politica che poi decide come normare la vita dei cittadini. Paragonare questa richiesta di evidenze ad uno scienziato, da parte di un legislatore, alla richiesta di uno studente arrogante che manca di rispetto al proprio insegnante, è decisamente improprio. Io credo sia sintomatico dello scarso rispetto che nella nostra società ormai si riconosce a chi rappresenta democraticamente il Paese nelle istituzioni.

La politica è depositaria di enormi responsabilità

Le scelte gli attori della politica compiono non dovrebbero mai essere superficiali, ma sempre soppesate, frutto della valutazione dei molteplici interessi in gioco e, in tema di sanità pubblica – a maggior ragione laddove si vada ad incidere su diritti inviolabili dei cittadini come la libertà individuale – tali scelte devono basarsi su evidenze scientifiche inconfutabili. Diversamente, quelle decisioni ed i conseguenti provvedimenti sarebbero illegittimi. Per questo i politici seri – che, contrariamente a quanto si pensi, ci sono e sono molti – studiano, si documentano, cercano di approfondire e capire per farsi un’opinione fondata e ragionata sulle tematiche che riguardano la loro attività.
Spesso, recentemente, sento provenire da alcuni scienziati delle affermazioni non condivise da altri, sulle quali non ho rinvenuto, pur cercandolo, alcun supporto scientifico.
Sull’immunità da guarigione dei soggetti guariti da Covid-19 sono stati pubblicati diversi studi scientifici, a livello internazionale.

Ne riporto qui alcuni (i più recenti) per vostra conoscenza:

Spallanzani: Gli anticorpi neutralizzanti contro il SARS-CoV-2 nei pazienti convalescenti sono ancora attivi a undici mesi dall’infezione

Immunological memory to SARS-CoV-2 assessed for greater than six months after infection

San Raffaele: gli anticorpi Covid persistono nel sangue per almeno 8 mesi

Credo che sarebbe opportuno e utile che gli scienziati che intervengono così spesso in tv rendessero note le fonti dei dati e gli studi su cui basano le proprie affermazioni. Soprattutto su un tema difficile e complesso come quello del Covid e delle relative cure e strategie di contrasto, su cui vi sono visioni e tesi contrastanti all’interno della stessa comunità scientifica. Senza dimenticare, peraltro, che anche gli studi retrospettivi (e non solo quelli randomizzati) hanno dignità scientifica e meritano considerazione, così come l’esperienza clinica dei medici ospedalieri o comunque impegnati nella cura della patologia, non va assolutamente trascurata né sottovalutata.
Ricordiamoci che nessuno è infallibile, nemmeno gli scienziati. Quindi fidarsi è una scelta, non un obbligo.

Qui il link al mio scambio con Stefania Salmaso a Di Martedi

La questione non è secondaria nel dibattito nazionale, non a caso è stata ripresa da:

Il Fatto Quotidiano

Libero quotidiano

IL Sicilia

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