Fake News: chi mente lo fa per un preciso interesse.

12 Apr 2021|Covid-19|

Da mesi circolano sul web video che con evidenza difficilmente confutabile sconfessano la dichiarata “fiducia nei vaccini” da parte di vari VIP.  Vip che per propaganda si fanno filmare nel momento della vaccinazione: aghi scompaiono, siringhe vuote, siringhe introdotte con lo stantuffo già a fine corsa o usate con l’astuccio proteggi ago; medici che denunciano dolore nel braccio sbagliato.

A fronte di queste evidenze, la propaganda delle lobby farmaceutiche si precipita a connotare come “complottista” e “negazionista” qualunque cittadino, medico o scienziato che evidenzi contraddizioni o incongruenze nella narrazione mainstream. Ciò avviene anche tramite i post dei cosiddetti “debunkers” (quelli che “smontano le bufale” sul web) che, a loro volta, ripetono menzogne e scuse molto labili (presto smentite dai fatti) nel tentativo di screditare video ed immagini di denuncia piuttosto esplicite.

Nascita del virus in un laboratorio?

Va detto che molte delle circostanze inizialmente bollate come “complottiste” si sono dimostrate, col tempo, veritiere, come ad esempio l’ipotesi che il virus sia nato in un laboratorio: ipotesi oggi seriamente contemplata anche dalla comunità scientifica, mentre nella fase iniziale della crisi Covid veniva dipinta come una “tesi da terrapiattisti”.

Effetti avversi da Vaccinazione?

Lo stesso dicasi per gli effetti avversi da vaccinazione, dapprima negati frettolosamente e con superficialità, oggi accertati e riconosciuti dalle stesse aziende produttrici, al punto che le reazioni gravi sono state inserite nei foglietti illustrativi e certi vaccini sono stati fortemente sconsigliati – e in alcuni Stati vietati – per alcune fasce di popolazione.
Eppure, chiunque – inclusi i più autorevoli scienziati – sollevi dubbi sulla strategia vaccinale è stato etichettato come negazionista o “no-vax”.

La crescente diffidenza

Nonostante questa pressante, censoria e a tratti violenta azione di propaganda, cresce in una parte della popolazione una progressiva, ragionevole e motivata diffidenza nei confronti dei presunti “miracolosi” vaccini, oltre alla totale sfiducia – avvalorata da dati statistici ufficiali – sull’utilità degli infiniti e reiterati lockdown e delle sistematiche privazioni delle libertà individuali che questa presunta “guerra” al virus sta determinando. Guerra che in verità non è mai stata combattuta, dal governo, sul campo reale: quello delle cure precoci, tramite un servizio sanitario pubblico debitamente organizzato e preparato.
Tutt’oggi, anche chi smania in attesa di poter essere vaccinato, è terrorizzato dal rischio di contrarre il virus in forma grave, poiché i contagiati sintomatici non vengono curati subito, a domicilio se non in due sole regioni “pioniere” (Piemonte e Marche) sul protocollo che dovrebbe essere garantito a tutti. Quindi molti soggetti trascurati finiscono per aggravarsi.

La negazione delle cure precoci

Questa negazione delle cure precoci – dovute dallo Stato ai cittadini secondo la Costituzione – è la più grave negligenza di chi guida la sanità nel governo.
In parallelo all’abbandono dei pazienti nella prima e più importante fase della malattia, lo Stato continua ad emettere provvedimenti – killer per l’economia del Paese, che già hanno distrutto irrimediabilmente gran parte del nostro sistema produttivo e continuano a mietere vittime innocenti, oltre a cagionare effetti deleteri sulla salute psichica di giovani ed adulti, sul sistema di istruzione e formazione ed ovviamente sull’occupazione.

Eppure ancora la narrazione terroristica e fideistica di chi ha investito tutto sui prodotti del big-pharma, continua a convincere gran parte della popolazione.
Vi invito a guardare le immagini di questo video ed a trarre voi stessi, in autonomia, le vostre conclusioni. Se vi sembra interessante, condividetelo.
Quando ci bombardano di spot sulla “lotta alle fake news”, è importante che sappiamo distinguere quali sono le “fake news” e da chi provengono. Ricordando sempre che chi mente, lo fa per un preciso interesse.

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