I nostri valori sono quelli incarnati nella Costituzione della Repubblica Italiana del 1948, come in essa declinati e compiutamente precisati:

• LIBERTÀ INDIVIDUALE PIENA ED INVIOLABILE
• EGUAGLIANZA DI TUTTI I CITTADINI
• RISPETTO DELLA DIGNITÀ UMANA DI OGNI INDIVIDUO
• DIRITTO AL LAVORO
• SOVRANITÀ POPOLARE
• PACE E GIUSTIZIA
• DIRITTO ALL’ISTRUZIONE
• DIRITTO ALLA SALUTE INDIVIDUALE
• DOVERE DI FEDELTÀ ALLA REPUBBLICA E DI RISPETTARE LA SUA COSTITUZIONE E LE LEGGI

Per restituire efficacia e pienezza ai valori ed ai diritti sanciti dalla nostra Costituzione, oggi gravemente compressi e, in qualche caso, violati da norme adottate in un dichiarato “stato di emergenza” nazionale che si protrae inaccettabilmente, al di fuori di ogni previsione costituzionale, da un anno e mezzo ormai, serve eliminare gli ostacoli al pieno sviluppo della persona umana ed alla libera partecipazione di tutti i cittadini alla vita politica, sociale ed economica del Paese (compito della Repubblica sancito dall’art. 3 Costituzione).

Per la difesa e l’affermazione dei nostri valori riteniamo necessario perseguire con forza e senza compromessi i seguenti obiettivi:

Innanzitutto serve REVOCARE LO STATO DI EMERGENZA.

Conseguentemente, desideriamo realizzare i seguenti punti programmatici:

1. RIMOZIONE DI OGNI OBBLIGO DI VACCINAZIONE per chiunque;
2. RIMOZIONE DI OGNI RESTRIZIONE ALLA LIBERTÀ PERSONALE introdotta in risposta all’“emergenza pandemica”, come le restrizioni alla libera circolazione sul territorio nazionale (abolizione delle “zone colorate”) e divieto di istituire nuovi lockdown, coprifuochi o simili;
3. RIMOZIONE DELL’OBBLIGO DI INDOSSARE LA MASCHERINA per tutta la popolazione, sia all’aperto che nei luoghi chiusi, ad eccezione degli ospedali, case di cura e studi medici per il personale ivi operante, tranne i guariti dal Covid.
4. DIVIETO DI DAD OBBLIGATA per studenti di ogni scuola di ogni ordine e grado e delle università;
5. CESSAZIONE DEL TELELAVORO tranne che per soggetti impediti al lavoro in presenza da comprovate ragioni di salute;
6. LIBERO E IMMEDIATO ACCESSO AL PRONTO SOCCORSO per chiunque, SENZA NECESSITÀ DI PREVIO TAMPONE NEGATIVO;
7. OBBLIGO DI TAMPONE SOLO PER SOGGETTI CON SINTOMI COVID SE NON GIÀ GUARITI;
8. DIVIETO ESPRESSO DI OGNI DISCRIMINAZIONE verso i non vaccinati e verso chiunque, per ragioni DI OGNI TIPO, incluse quelle sanitarie;
9. AUTORIZZAZIONE E SOSTEGNO ALLE CURE DOMICILIARI PRECOCI con ogni farmaco o preparato ritenuto efficace dal medico curante, in base a propria competenza, scienza ed esperienza;
10. ISTITUZIONE DI UN SISTEMA DI FARMACOVIGILANZA ATTIVA PER I SOGGETTI VACCINATI CONTRO IL COVID ed assistenza immediata e gratuita per chi è colpito da effetti avversi;
11. RIAPERTURA DI TUTTE LE ATTIVITÀ COMMERCIALI O ECONOMICHE DI OGNI TIPO, SENZA LIMITAZIONI DI ORARIO O CAPIENZA.

Inoltre:

– Sul fronte VACCINI contro Covid, riteniamo che in generale sia necessario riportare ogni decisione e iniziativa sul terreno della MASSIMA PRECAUZIONE e della comprovata SICUREZZA per la salute individuale di ogni soggetto, quindi non dovrà essere possibile somministrare una seconda dose a chi ha avuto reazioni avverse alla prima, né alcuna dose a chi presenta controindicazioni di alcun tipo (da rilevarsi tramite accurata anamnesi ed eventuali esami di accertamento preventivi) che possano lasciar presumere un rischio maggiore di effetti avversi.

In ogni caso i vaccini potranno essere somministrati solo ai cittadini maggiori di età che ne facciano espressa richiesta, previa corretta e completa informazione dei possibili rischi e dei benefici ottenibili.

IN NESSUN CASO devono essere somministrati I VACCINI contro il Covid AI MINORI.

L’intero sistema sanitario dovrà essere ristrutturato, rinforzando la medicina territoriale e potenziando il sistema ospedaliero per le cure di tutte le patologie sinora trascurate (a partire dai reparti di medicina interna ed oncologia).

– Riguardo alle riaperture delle attività economiche, sarà opportuno mantenere l’adozione dei protocolli di sicurezza già previsti per alcune attività, fino a che i dati sull’andamento dei contagi e dei ricoveri per Covid non consentano di ritenere superata la fase pandemica.

Molti interventi saranno inoltre necessari sul fronte economico ed amministrativo, per contrastare la disoccupazione e lo spopolamento di alcuni territori, in particolare delle regioni del sud e delle isole.